Occhio alla catastrofe!
Finalmente una newsletter in cui si sta allegri…
Sì, perché tra dissesti idrogeologici, eventi metereologici estremi e rischi sismici connaturati alla conformazione del territorio italiano, l’elenco dei compagni di viaggio con cui le aziende di oggi devono confrontarsi è sempre più allarmante.
Difatti, la nuova Legge di Bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo per tutte le aziende (sì, proprio tutte, anche la tua) di premunirsi a livello assicurativo. Quindi, da quest’anno, entro il 31 dicembre 2024, le imprese dovranno stipulare un’assicurazione per proteggere i propri beni da eventuali disastri naturali. “Disastri”, non “danni” appunto.
Questo non riguarda solo per chi lavora all’aperto, ma è riferito a chiunque abbia una sede fisica e iscrizione al Registro delle Imprese. L’unica eccezione sono le attività agricole e i professionisti non registrati.

Cosa deve coprire questa assicurazione?
La polizza sarà necessaria per coprire i disastri causati da eventi naturali estremi (che non sono più esclusivo appannaggio dei kolossal holliwoodiani tipo 2012) quali terremoti, alluvioni, frane e inondazioni e altre delle dieci piaghe bibliche.
Ecco i beni aziendali che devono essere protetti:
- Terreni– Anche quelli sono a rischio. Se pensavate che il suolo fosse una certezza lapalissiana, beh, la natura ora ha altre idee.
- Fabbricati– Ovvero tutti i beni immobili: edifici, impianti elettrici, idrici, riscaldamento, aria condizionata, ascensori, recinzioni e simili. In poche parole, tutto quello che rende il vostro spazio di lavoro vivibile.
- Impianti e macchinari– Macchine, attrezzature e persino gli utensili di cui avete bisogno ogni giorno. Proprio perché ne avete bisogno ogni giorno e potreste ritrovarvi senza da un momento all’altro.
A chi serve questa nuova polizza?

Si farebbe prima a dire “a tutti”.
L’obbligo vale per tutte le imprese con sede in Italia o per quelle estere con una sede stabile in Italia. In altre parole, se avete una posizione sul territorio italiano e operate come impresa, sarà il caso di prendere provvedimenti.
Ma cosa significa davvero tutto questo? E… non sarà un po’ troppo?
Nella pratica, assicurare la propria attività non significa altro che prendersi cura del patrimonio aziendale, come farebbe un buon padre di famiglia.
Sul fatto poi che sia troppo allarmistico o pessimistico servono commenti? Avere un’assicurazione potrebbe fare la differenza tra riprendere le attività in tempi brevi o non riaprire affatto.
Come e quando adeguarsi?
Se non lo avete già fatto, è il momento di sedersi a un tavolo con il vostro assicuratore di fiducia e valutare la polizza corretta per la vostra azienda. L’obiettivo è arrivare pronti alla scadenza di dicembre in regola come da norma ma, soprattutto, assicurati e sicuri.
Un piccolo investimento oggi può fare una grande differenza domani, perché madre natura più che mamma è matrigna.